Siedo
di spalle al mondo, con davanti il mondo in un giornale disteso come una vela.
Vento lieve. L'ombra arriva con un fruscio, lasciandosi precedere dal suo
odore. Non ha ne' forma ne' sostanza, non ha un volto, ma solo mani e labbra.
E' un'ombra che prende con calma frettolosa il suo spazio d fonte a me,
riempiendosi il tempo con la sicurezza di una veterana. Non eccelle del suo
sorriso, pur nello splendore carnivoro dei suoi denti; ne' del suo seno, pur
fiera del vestito che si apre e si chiude al suo respiro.
'Ciao'
'Ciao'
'Ti
ho scelto'
Non
c'e' motivo per non farsi scegliere in quel bestiario lento di immagini e
parole che e' la rete. Cugina di cugina di cugini, e' un familiare smalto di
donna che conosce i suoi simili e li cattura. Non ha zampe di ragno, ne' ughie
di mantide. Solo certezze. In particolare la certezza che e' dei ricchi e dei
belli, che nessuna sconfitta loro appartenga. Nulla di dcoubertiniano, nessun
dubbio che chi sceglie debba a sua volta essere scelto.
'Mi
piaci'
'Mi
piaci'
'Molto'
Dovunque
giri il mio sguardo, rimbombano immagini che mi ricordano quanto il mio cuore
sia ancora indebitato con le fredde banche degli amori. Ma, nello stesso tempo,
dovunque posi il mio sguardo, noto e immagazzino pixel di altri cuori, altri
sorrisi, brandelli di immagini belle e profonde. Annaspo tra dovunque in
conflitto e mi fido del mio passato. Poi, mentre mi avvicina, lascio che
l'ombra prenda la forma e la consistenza di una possibilita'. Addenso l'idea di
speranza in un corpo tanto giovane da farmi paura. Permetto che la mia mano
ritorni l'arto predatore che conduce la danza, le ballo intorno, la possiedo e
concedo al tempo di rallentare attorno al suo pube. Domani la amero'.